Scansiogramma

Salve a tutti! 
Vi sono mancata? Stavate aspettando un'altro post? Non preoccupatevi, ora rimedierò a tutto!

In questa bellissima lezione, abbiamo utilizzato uno strumento comunissimo, che tutti ormai possiedono in casa e che spesso integrato alla stampante. Che cos'è? Semplice, uno scanner.

Innanzitutto lo scanner è un lettore ottico di immagini, cioè che acquista una superficie analogiche come fotografie, documenti e qualsiasi tipo di carta. In pratica dentro a questa specie di scatola, ci sono delle lampade e degli specchi. Cosa succede? La luce illumina l'oggetto posto sul piano di vetro, cioè la nostra superficie di appoggio, e torna indietro. Questa luce si riflette su degli specchi che sono inclinati in un certo modo, che entrano in una lente convessa. I fasci di luci "uniti" dalla lente, colpiscono la parte fotosensibile, cioè il sensore. Questo aggeggio strano, è formato da piccole celle per l'appunto fotosensibili, che catturano i fotoni della luce (il fascio di luce in pratica) e li trasforma
 in elettroni (cioè elettricità). Questi elettroni vengono convertiti dal convertitore A/D, diventando dati numerici. Questi dati sono in codice binario cioè 1 e 0, che è alla base del funzionamento della tecnologia. Questi dati vengono elaborati dal processore, cioè il cervello dello strumento digitale, che diventano dei dati visibile, concreti. Questi sono i famigerati pixel, che vengono archiviati in un unico file. Ovviamente non possiamo ottenere ancora nulla, perché questi file devono passare per la memoria. Essa converte il file in un formato leggibile, quindi potremmo vedere l'immagine su qualsiasi dispositivo digitale.

Probabilmente sarete un po' confusi, è del tutto normale. E' stano pensare a quante microscopiche cose avvengono a livello digitale, non me ne capacito neanche io. Eppure avviene in un strumenti molto più piccoli, pure nei nostri cellulari. Spero abbiate capito il funzionamento, perché credo sia importante capire cosa ci sta alla base di quello che utilizziamo ogni giorno, di quello che tocchiamo con mano spesso non pensando alle capacità che hanno.

Al di là della composizione fisica, di base si fa un semplice scanner.
Ma direte, che c'è di così speciale? Perché fare come lezione una semplice scansione?
La vostra domanda è più che lecita, e io vi rispondo dicendovi che ovviamente non abbiamo fatto la scansione di un semplice e banalissimo documento. Niente di magico tranquilli (anche se vi sarebbe piaciuto, lo so). Abbiamo utilizzato degli oggetti, parti del nostro corpo per creare delle immagini originali e che rappresentassero noi stessi. Volete sapere quello che ho ottenuto? Se sì, bene, ora vi mostrerò l'immagine. Per la remota possibilità in cui ci sia qualcuno che non voglia vedere la mia opera parte digitalizzata: chiudete gli occhi ora.


Per me è bellissima.
Quelli nello sfondo sono i miei capelli perché, secondo il prof, dato la loro lunghezza dovevo utilizzarli assolutamente. Dovevate vedermi, sembravo dalla parrucchiera: seduta su una sedia, con i capelli all'indietro e il collo che stava pericolosamente per staccarsi.
Beh se non sapete che fare oggi, potete provare anche voi, magari usando oggetti che si muovono e ruotano. Libero spazio alla fantasia!

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