Fotogramma

Ciao a tutti! Cosa ci avrà riservato stavolta il prof. Manfredini? Altra magia? Quasi.
Come la scorsa volta, abbiamo prodotto immagini fotografiche con i liquidi di sviluppo e fissaggio ma con una piccola differenza: finalmente siamo stati nella camera oscura!!! Beh più o meno, siamo stati in quella piccola e improvvisata che abbiamo a scuola, ma ci accontentiamo benissimo.
In primis: entrarci per la prima volta e spegnere la luce è un trauma, non si vede nulla inizialmente perché l'occhio si deve abituare, ma è davvero fantastico, sembra quasi di stare nel Sottosopra. Avete presente quell'oscura dimensione popolata da terribili mostri e da un'inquetante atmosfera in Stranger Things? Se sì, bene, mi potete capire altrimenti c'è google immagini.
OGGETTI DI VITA

Tornando alla realtà, abbiamo, preparato la postazione dei liquidi e ci siamo muniti della carta fotosensibile. Su di essa ci abbiamo appoggiato degli oggetti (chiavi, negativi, monete, auricolari, graffette, ...) che abbiamo esposto ad un flash di luce per neanche un secondo. Il nostro occhio non vede nulla, ma nel frattempo i sali d'argento hanno già iniziato ad reagire grazie al fascio di luce.
Abbiamo eseguito il passaggio sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio e abbiamo ottenuto le sagome degli oggetti: la parte di foglio non coperta dagli oggetti che è stata colpita dalla luce si è annerita, mentre nella parte coperta dagli oggetti e quindi non colpita dalla luce è rimasta intatta. Questo lavoro ci ha aiutato a capire come funziona la fotosensibilità dei sali d'argento, cioè la loro reazione in una determinata circostanza. Il risultato che abbiamo ottenuto è stato questo: "Oggetti di vita". L'effetto che mi trasmette è quello di assenza di gravità, non c'è un ordine, uno spessore.

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